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SE VERRA' A TROVARMI..

se verra a trovarmi

Spettacolo teatrale

“Se verrà a trovarmi..."

Regia di Marco Vaira

 

"Se verrà a trovarmi..." è un viaggio attraverso l'ignoto. Un percorso che, utilizzando diversi linguaggi espressivi, cerca di sondare un tema che da sempre scuote l'animo umano: LA MORTE...

 

Lo spettacolo ha inizio. Il destino attende gli spettatori e distribuisce a ciascuno un messaggio/metafora sulla morte, poi il destino e la morte conducono gli ospiti in 4 luoghi - non luoghi per 4 incontri con la morte:

 

- il primo incontro é con la luna e il sole, Caino e Abele, che nella memoria collettiva simboleggiano l'omicidio primordiale;

 

- il secondo incontro é con una coppia apparentemente felice: in un tinello piccolo borghese consumano attimi di gioia quotidiana, ma il destino si accanisce e la donna, non  sopportando l' abbandono, va incontro alla morte di sua volontà (il suicidio);

 

- il terzo incontro é con la nascita di un essere umano, evento di solito felice, gioioso ma ancora una volta il destino scompagina le carte e il piccolo viene soppresso proprio da colei, la madre, che  dovrebbe accoglierlo amorevolmente (l'infanticidio);

 

- il quarto e ultimo incontro é con due giovani che si preparano accuratamente forse per un momento d'amore, forse per una festa, un appuntamento..., ma a distruggere il loro sogno sarà  colei che ha il sopravvento su tutto.....la morte, madre di ognuno di noi.

 

La morte, da sempre, atterrisce l' uomo, per questo si cerca di esorcizzarla in ogni modo, ma se sei consapevole che un giorno verrà a trovarti, hai la certezza di essere vivo.

 

 

Interpreti:

  • Cesy Ciotti

  • Selene Gelmini

  • Gian Marco Laini 

  • Camilla Mangili

  • Sandra Tolla

 

Musiche a cura di Marco Vaira:

  • Brian Eno: By this river

  • G.F. Hendel: Sarabande

  • Demetro Stratos: Flautofonie

  • Al Bano & Romina Power: Felicità
  • Neil Young: Like a hurricane
  • C.S.I.: Dal mondo
  • 98 Percento: Se verrà a trovarmi.....

"………e in quel cerchio puoi entrare solo tu,  perché la morte è un fatto privato, molto privato e non può entrare nessun altro  oltre a chi stà morendo……………"

" La pelle liscia dei morti..."

"IL MAESTRO" Giacomo Cappellini

Spettacolo teatrale sulla resistenza

Maestro

“Il ricordo di lui, mai si cancellera’ nel cuore dei sui uomini che lo ebbero Maestro di vita”

Spettacolo teatrale

“Il MAESTRO" Giacomo Cappellini

Regia di Marco Vaira

 

La rappresentazione teatrale ideata attorno alla figura del “Maestro” Giacomo Cappellini, nasce da un percorso di ricerca sulla Resistenza camuna avviato nell’anno 2000 da Augusta Bianchi e Marco Vaira.

A motivarli soprattutto il bisogno di conoscere l’uomo Partigiano e Comandante del Gruppo C8 delle Fiamme Verdi, operativo nella zona della Concarena: Giacomo Cappellini di Cerveno.

 

“Magnifico combattente, animatore instancabile”, pagò con il sacrificio della propria vita il nobile valore della libertà in cui aveva fermamente creduto combattendo a fianco dei Ribelli.

Catturato presso Laveno di Lozio il 21 gennaio 1945 dopo la dura detenzione presso il castello di Brescia, fu fucilato il 24 marzo 1945. Nel 1949 a quattro anni di distanza, l’onorificenza della medaglia d’oro al valor militare alla memoria."

 

A coronamento del lavoro di approfondimento sulla figura del "Maestro Giacomo Cappellini", nasce la produzione teatrale che ripercorre la sua vita dalla nascita alla morte, attraverso momenti particolarmente toccanti della sua esistenza.

 

Gli spettatori rivivranno la tragica storia nazionale ed alcune vicende dolorose della Valcamonica, scossa dalla guerra e dalle rappresaglie tedesche e fasciste.

 

In breve si ripercorrano anni ed avvenimenti ritenuti particolarmente significativi. Si partirà dalla vittoria della prima guerra mondiale proseguendo con il periodo dell’egemonia fascista, gli anni dell’insegnamento del Maestro nelle scuole della Valle Camonica. Si giungerà  all' 8 settembre 1943, proclamazione dell'armistizio, e si racconterà dell' eccidio del 5 ottobre 1944 a Cerveno, quando in località “Sendini” vengono uccisi da tedeschi e fascisti 7 partigiani del Gruppo C8. Si arriverà infine al racconto della cattura di Cappellini il 21 gennaio 1945, per concludere, il 24 marzo 1945,  con la sua fucilazione.

 

 

 

Interpreti:

  • Cesy Ciotti
  • Camilla Mangili
  • Gian Marco Laini - Domenico Piccinelli
  • Moira Troncatti
  • Marco Vaira

 

Voce registrata:

  • Gianluigi Pellegrino

 

Musiche a cura di:

  • Ezio Martinazzi
  • Marco Vaira

 

Video:

  • Stefano Berardi
  • Marco Vaira

 

"E voi

imparate che occorre vedere e non guardare in aria; occorre agire e non parlare. Questo mostro stava, una volta, per governare il mondo! I popoli lo spensero, ma ora non cantiamo vittoria troppo presto: il grembo da cui nacque è ancor fecondo".

 

Bertolt Brecht

L'ORIZZONTE DI K.

Spettacolo teatrale su Franz Kafka

“DAVANTI ALLA LEGGE"

"La Metamorfosi"

Spettacolo teatrale

"L'ORIZZONTE DI K."

Regia di Marco Vaira

 

Gli attori dello spettacolo teatrale dal titolo “L’orizzonte di K.”, attraverso la lettura e l’interpretazione di tre racconti dello scrittore Franz Kafka hanno l’intenzione di condurre lo spettatore alla conoscenza di un autore che dà voce a qualcosa di sepolto in noi che preme per venire alla luce.

Un sogno, Davanti alla legge e 11 figli  mescolati  con citazioni tratte dai libri “La metamorfosi” e “Il processo” danno vita  a qualcosa appunto di ‘kafkiano’, di indicibile, addirittura di mostruoso, che solo attraverso la parola di un artista può essere evocato e quindi in qualche modo controllato, esorcizzato, ammansito.

 

Lo stesso scrittore ci insegna che:

«Si può benissimo pensare che la magnificenza della vita sia pronta ed afferrabile, in tutta la sua pienezza, intorno ad ognuno e sempre, ma velata, persa nel profondo, invisibile, lontanissima. Se la si chiama con la parola giusta, con il giusto nome, viene. Questa è l’essenza della magia, che non crea, ma chiama» e «non è necessario che tu esca di casa. Rimani al tuo tavolo e ascolta. Non ascoltare nemmeno, aspetta soltanto. Non aspettare nemmeno, rimani completamente silenzioso e solo. Il mondo ti si offrirà per essere smascherato, non può fare altro, estatico si torcerà davanti a te» .

Diari, 18-10-1921

 

 

Leggere Kafka è per questo sicuramente benefico o addirittura salvifico. 

È perso chi non avrà incontrato Kafka.

 

 

Interpreti:

  • Cesy Ciotti - La bambina, l’infanzia, l’illusione, il gioco
  • Monica Ducoli - Le tavole della Legge, il surreale, l’assurdo, l’incubo
  • Gian Marco Laini - Il giudice, il braccio della Legge, l’esecutore
  • Camilla Mangili - Voce narrante, l’astratto
  • Selene Gelmini – Le tavole della Legge, il surreale, l’assurdo, l’incubo
  • Sandra Tolla – Voce narrante, l’astratto
  • Marco Vaira - Il vecchio, la disillusione, la solitudine, il buio

     

     

Musiche a cura e di:

  • Aldo "Bonus" Bonariva

 

“UN SOGNO"

“11 FIGLI"

“Il processo"

"SEI DONNA" regia di Marco Vaira

spettacolo teatrale ispirato dalla poesia di Elvio Angeletti

Sei donna

 

Membra stanche,

ferite sanguinanti tra involucri bianchi.

Pianti di donne e silenziose urla

a soffocare il petto con macigni putridi e lerci.

 

Nascondere il peccato ad ogni costo

e la vergogna che,

violenta più del dolore scarnisce il ventre.

 

Omertà

è racchiudere le paure tra bolle cristalline,

non farle esplodere per non spargere l’onta.

 

Le immagini girano violente,

negli inganni del vizio

che, come petali spinosi si attaccano,

alle mura della pelle e far finta di niente.

 

Abbatti questo muro omertoso,

pieno di sandali rossi infangati da chi,

colpisce senza pietà tra le crepe della solitudine.

 

Vola, libera le parole,

qualcuno accoglierà i tuoi sospiri.

Non tacere, il silenzio uccide i sogni

spegnendo il tuo sorriso.

 

Sei donna, sei nata libera,

non permettere di soffocare il tuo respiro.

Brucia gli indumenti del passato

e brilla come una goccia di rugiada

sul sentiero della vita.

 

Poesia di Elvio Angeletti

 

Parte cosi il progetto ispirato dalla poesia scritta da Elvio Angeletti, che dedica la sua lirica ad ogni donna che nel mondo ha subito durante la propria vita, qualsiasi tipo di violenza (verbale e fisica).  

"Lo spettacolo si anima attraverso il monologo di 7 DONNE, ognuna con il racconto della violenza subita; a volte tragica, a volte surreale, a volte sarcastica, a volte comica, a volte cantata, a volte…, tutte comunque accumunate da un unico destino.

La violenza viene inoltre narrata da dati reali, scanditi in forma giornalistica durante la rappresentazione da uno degli interpreti.”

A modo nostro, sotto forma artistica, si è voluto rimarcare una delle pagine più nere con cui tutte e tutti noi quotidianamente conviviamo.  

 

 

 

Interpreti:

  • Augusta Bianchi
  • Cristina Cacciola
  • Laura Danesi
  • Monica Ducoli
  • Selene Gelmini
  • Camilla Mangili
  • Moira Troncatti
  • Fabio Demarco
  • Gian Marco Laini
  •  

Musiche a cura e di:

  • Aldo "Bonus" Bonariva

 

 

lei è il mondo…

e dal suo ventre nasce la tua vita.

 

"FABER NOSTRO" regia di Marco Vaira

Spettacolo teatrale

"Faber Nostro"

spettacolo teatrale-musicale

Regia di Marco Vaira

 

La musica e le parole si mescolano per celebrare l'uomo e poeta Fabrizio De Andrè.

Perchè FABER?

Perché il nome Faber, coniato da Paolo Villaggio, conterraneo e grande amico del cantautore genovese, è il soprannome con cui è universalmente riconosciuto Fabrizio De André.

 

Perché NOSTRO?

Perché Fabrizio De Andrè ci appartiene, perchè ha cantato gli ultimi, perché è il poeta che ha saputo raccontare la dignità degli ambienti più degradati, perché ha fatto nascere la beltà dal letame, perché ha descritto figure, apparentemente senza tempo, relegate ai margini della società, perchè  la vita per Faber è nella camera di una puttana, in una bettola dove scorre alcol a fiumi, nei quartieri malfamati dove "il sole del buon dio non dà i suoi raggi", perchè mostra pietà per questi umili, le "vittime di questo mondo", perché è qui che è conservata la purezza originaria dell'essere umano, perché il suo sguardo benevolo verso le mostruosità del mondo serve per mettere in luce la vera bruttezza: quella del mondo borghese.

Faber, Fabrizio de Andrè, l’uomo che ha cantato, canta e canterà gli ultimi e le loro miserie umane, donne o uomini che siano.

Interpreti:

  • Elisa Accardi (voce)
  • Monica Ducoli (attrice)
  • Roberto Casalini (chitarra)
  • Gian Marco Laini (attore)
  • Pierluigi Stefani (chitarra)
  • Marco Vaira (voce)

 

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Faber est suae quisque fortunae suae = ognuno è artefice del suo destino

 

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